La storia
I due plessi dell’Istituto sono situati nella parte nord del centro storico, nel quadrilatero delimitato dalle vie Etnea, Umberto, Oberdan e viale XX Settembre, in cui si registra un’alta densità abitativa. Nel quartiere sono assai numerosi gli esercizi commerciali e i servizi di pubblica utilità: Polizia di Stato, stazione dei Carabinieri, uffici postali, centro servizi sociali, Pretura, Tribunali. Attività prevalenti nel territorio sono quelle legate al terziario (commercio, libera professione, servizi, artigianato, strutture di servizio sociale). Tuttavia non è solo il territorio dove sorge la scuola a costituire il bacino d’utenza, poiché parecchi alunni provengono da altri quartieri della città e alcuni anche da comuni vicini. Ciò è spesso dovuto a una consapevole scelta educativa dei genitori. L’utenza è perciò eterogenea, sotto l’aspetto socio-culturale, con una rilevante tendenza verso una fascia mediamente agiata e un livello scolastico di partenza medio-alto. L’80% circa dei ragazzi prosegue gli studi nei licei, il 20% negli Istituti Tecnici e Professionali. Sono presenti inoltre alunni con cittadinanza non italiana e provenienti da paesi extraeuropei per i quali la scuola prevede fasi di accoglienza, collaborazione e solidarietà attraverso itinerari strutturali che tengano conto di una necessità primaria come quella relativa all’acquisizione della lingua italiana. Sono accolti alunni diversamente abili, seguiti individualmente nel loro percorso dagli insegnanti di sostegno, nonché da operatori specifici. Al plesso Biscari opera anche un’equipe dell’O.D.A. con un medico, una psicologa, un’assistente sociale, una neuro-psicomotricista ed una logopedista. Il nostro territorio offre numerose opportunità di collaborazione per arricchire l’offerta formativa: enti pubblici e privati (licei, comune, cinema, teatri, musei, librerie, associazioni sportive e culturali) organizzano iniziative di vario carattere per alunni e momenti d’incontro e aggiornamento per insegnanti.
Scopo della scuola è trasformare gli specchi in finestre (Sidney Harris)
Uno dei principali obiettivi del nostro lavoro educativo è quello di trasformare una convivenza di culture diverse, che hanno difficoltà a conoscersi e a capirsi, in un incontro significativo, che crei le condizioni per un reciproco cambiamento.La storia della scuola
L’Istituto Cavour da alcuni anni mette a disposizione un pool di insegnanti che intervengono presso l’Azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania: i docenti ospedalieri, che seguono studenti di scuola secondaria di primo grado, sono dedicati all'intervento presso le strutture sanitarie per rendere effettivo il diritto allo studio a bambini e bambine che si trovano momentaneamente lontani dalle loro scuole e dai loro insegnanti. Le risorse messe in campo vogliono offrire occasioni di apprendimento, di socializzazione e di serenità. L’I.C. “Cavour” propone di guidare gli alunni in un percorso di crescita personale con particolare attenzione all'orientamento scolastico, inteso come processo evolutivo di “educazione alle scelte consapevoli”. Si propone, inoltre, di realizzare un’organizzazione didattica che predisponga un accogliente e motivante ambiente di vita, di relazione e di apprendimento in un atteggiamento di ascolto e di accoglienza. Per favorire e promuovere il successo scolastico, la scuola progetta corsi di recupero e di potenziamento, laboratori linguistici per alunni stranieri. L’arricchimento dell’offerta formativa si realizza, attraverso diversi progetti, come le certificazioni linguistiche e informatiche. L’attività scolastica si svolge su cinque giorni settimanali dal lunedì al venerdì. I rientri sono previsti per la realizzazione di progetti curricolari ed extracurricolari e di miglioramento dell’offerta formativa. L’istituto garantisce stabilità didattica ed educativa ed una buona qualità di insegnamento in tutte le discipline. Gli obiettivi della scuola sono chiaramente esplicitati nel PTOF e derivano da un’attenta lettura e applicazione di quanto previsto dalle indicazioni nazionali, dalla L. 107/ 2015 e da una specifica analisi dei bisogni rilevati nel territorio. I docenti effettuano una progettazione curricolare per classi parallele e/o verticali, per ambiti disciplinari e per dipartimenti. Il rapporto scuola famiglia è collaborativo e proficuo, buono risulta il livello delle aspettative sul piano formativo e culturale.